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Siniša Mihajlović
Siniša Mihajlovic nasce in Croazia a Vokovar il 20 febbraio 1969. Dapprima coinvolto nella guerra, convinse i genitori a trasferirsi a Budapest per poi far ritorno in madrepatria, la Serbia. L’elemento fondamentale che lo ha aiutato a superare questo periodo è stato l’amore per il calcio che lo accompagnerà per tutta la sua vita. Cresce nelle giovanili del Vojvodina, per poi passare alla Stella Rossa di Belgrado con la quale vincerà la competizione più importante della sua carriera:la Champions League 1990-1991.Sarà proprio in quell’anno che verrà adocchiato dal calcio italiano, più specificatamente dalla Roma, proprio con quest’ultima collezionerà 54 presenze arricchite da 1 goal in Serie A, 1 in coppa UEFA e 5 in coppa Italia(di cui 1 in finale contro il Torino). Nella finestra di mercato del 1994 viene acquistato dalla Sampdoria, con la quale si afferma come uno dei migliori specialisti sul calcio di punizione. Il salto di qualità avviene nel 1998 quando passa alla Lazio per 22 miliardi di lire e conquista subito la Coppa delle Coppe che sarà anche il primo titolo europeo della storia laziale. L’anno dopo siglerà il primo goal della storia bianco celeste in Champions League contro il Bayern Leverkusen con la sua specialità:il calcio di punizione. Dopo sei stagioni durante le quali vince un Campionato Italiano(2000), due Supercoppe Italiane(1998 e 2000), una Coppa delle Coppe(1999) e due Coppe Italia(2000 e 2004). Nelle successive due stagioni sarà protagonista con l’Inter con la quale si consacrerà marcatore più anziano, in questa stagioni aggiungerà in bacheca un’altra Coppia Italia e un altro Campionato Italiano assegnato a tavolino a seguito dello scandalo di Calciopoli. Ovviamente dopo la sua carriera da calciatore inizia quella da allenatore e il 13 dicembre 2009 debutta sulla panchina del Catania perdendo 0-1 contro il Livorno. Riuscirà a conquistare la salvezza e addirittura la 13ª posizione in classifica sconfiggendo la Juve e l’Inter che quello stesso anno vincerà il famoso triplate. Dopo l’esperienza catanese passerà alla Fiorentina per poi diventare tecnico della nazionale serba nel 2013 con la quale però non riuscirà a conquistare la qualificazione al Mondiale del 2014. Dopo la seconda esperienza alla Sampdoria, questa volta da allenatore, passerà al Milan dove il 25 ottobre 2015 permette a Gianluigi Donnarumma di esordire per la prima volta in Serie A contro il Sassuolo. Dopo l’esperienza al Torino, la sua esperienza più importante da allenatore sarà a Bologna nel 2019 dopo l’esonero di Filippo Inzaghi. Nella stagione 2019-2020 sarà artefice di una rimonta strepitosa alla guida dei rossoblù che passeranno, grazie ad una sfilza di vittorie consecutive, dalla zona retrocessione alla salvezza nelle ultime giornate. A Bologna Mihajlovic è visto come un vero e proprio eroe adorato e rispettato soprattutto dal momento in cui è subentrata la malattia. Dopo tre stagioni alla guida degli emiliani, Sinisa, probabilmente per colpa di quel male che stava per prendere il sopravvento, verrà esonerato all'inizio della stagione 2022-2023.
Come un fulmine a ciel sereno, la leucemia vincerà la partita più importante della vita di Sinisa che si spegnerà a Roma il 16 dicembre 2022; un uomo con un cuore, con una determinazione e con una forza enorme che resterà per sempre nei cuori e nei libri di storia di questo gioco capace di trasmettere fantastiche emozioni proprio come Sinisa ha fatto per tutta la sua vita.
"E se tira Sinisa,
e se tira Sinisa,
e se tira Sinisa è gol!"
MATTIA CARIOSCIA, 5^